La FIAP - Federazione Italiana Associazioni Partigiane

incollaborazionecon Fondazione Aldo Aniasi, Circolo di via De Amicis 17 ed Edison SpA, e grazie al sostegno economico del Comune di Milano

 

è lieta di presentare la prima edizione di

MILANO SULLE ORME DI FERRUCCIO PARRI

un percorso urbano storico-culturale gratuito e aperto a tutti

 

Sabato 22 novembre 2025

 

Punto di ritrovo:

TempiodellaVittoria

SacrariodeiCadutiMilanesi(MM2/MM4S. Ambrogio)

 

Durata: 120 minuti ca.

Turni di partenza (max 25 persone per gruppo):

10:00|10:30|14:30|15:00

 

Modalità di adesione: l’iniziativa è gratuita, ma l’iscrizione è obbligatoria e i posti sono limitati

 

Per iscriversi è necessario compilare questo modulo online e selezionare l’orario desiderato:

Milano sulle orme di Ferruccio Parri - Iscrizione - Moduli Google

 

 

Alterminedell’iniziativa,nellasededellaFIAPpressoil

Circolo di via De Amicis 17, verrà distribuita ai partecipanti una brochure con l’itinerario e il testo dei contenuti proposti dai narratori;

taleitinerariosaràinoltrepubblicato,dopolaconclusionedell’iniziativa, in una sezione apposita del portale www.terradimemorie.it/

 

 

ViaspettiamopercamminareinsiemesulleormediFerruccioParri!

 

L'iniziativa e il percorso nel dettaglio:

L’iniziativaintendeonorarelafiguradelnostrofondatoreeprimopresidente, Ferruccio Parri: inflessibile antifascista, capo militare e leader della Resistenza, padre della Patria spesso dimenticato.

L’itinerario,delladurataindicativa di 2 ore, si snoda per circa 3,2 km nel centro di Milano, ripercorrendo i luoghi chiave legati alle diverse fasi della vita di Parri:

 

  • Tempio della Vittoria / Sacrario dei Caduti Milanesi: punto di partenza (Largo Caduti Milanesi per la Patria, presso S. Ambrogio) dove sarà ricordato il suo ruolo nella Grande Guerra e l’impegno post- bellico tra gli ex combattenti.

 

  • Palazzo Edison (Foro Buonaparte 31, per l’occasione aperto per i partecipanti all’iniziativa) : presso l’Ufficio studi di questa azienda, Parri lavorò dal 1934, intessendo in parallelo la rete clandestina antifascista di Giustizia e Libertà.

 

  • Ex Albergo Regina e Metropoli: il famigerato quartier generale nazista a Milano, luogo di detenzione di partigiani ed ebrei, dove Parri, vicecomandante del Corpo Volontari della Libertà, fu condotto dopo l’arresto da parte della Gestapo il 2 gennaio 1945.

 

  • Via De Amicis 17: sede milanese di FIAP, dove si conclude la passeggiata e si riallacciano le attività di Parri successive all’incarico di Presidente del Consiglio, dalla fondazione dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, oggi Istituto Nazionale Ferruccio Parri, all’impegno nel Movimento federalista europeo e, appunto, alla nascita della FIAP nel 1949.

 

Ogni tappa sarà l’occasione per rievocare la personalità di Parri, il suo proverbiale rigore e la sua sobrietà, e la sua visione della Guerra di Liberazione come completamento ideale del Risorgimento.

 

Ricordare Ferruccio Parri oggi significa soprattutto non dimenticare

il suo sogno non compiutamente realizzato di una comunità nazionale coesa, fondata su una netta discontinuità dagli assetti pre-repubblicani:

un monito per la nostra democrazia contro i pericoli del nazionalismo e del populismo.

 

 

 

 

 

Comunicati stampa del 25 settembre e 3 ottobre 2025

 

 

La signorina Greta Thunberg può mettere in crisi l'Italia


L'avvocato Pasquale Dante (Agorà Liberale) ha dichiarato:
La signorina Greta Thunberg è riuscita a mettere in seria difficoltà il nostro
Paese che ha prescelto per una iniziativa la cui pericolosità è sfuggita all'attenzione sia
del Governo che delle opposizioni.
Secondo il diritto internazionale (Convenzione di Montego Bay del 1982) uno
Stato può esercitare attività di controllo anche su navi straniere in navigazione su acque
internazionali per la verifica di eventuali attività illecite.
La Convenzione consente poi, ad ogni Stato, di inseguire e catturare navi
sospettate di aver violato le proprie leggi non solo nelle acque interne ma anche nella
zona contigua al suo mare territoriale.
C'è dunque il serio pericolo di un abbordaggio della Flottilla da parte della
Marina di Israele sia in acque internazionali che in acque interne o nella zona contigua
alle stesse.
L'idea del ministro Crosetto, che lui ha affermato essere stata condivisa dalla
Presidente del Consiglio, è stata quella di affiancare navi militari alla Flottilla ma, di
fronte al legittimo intervento di navi militari israeliane sia in acque internazionali che in
zona contigua alle proprie acque territoriali, cosa potrebbero fare le nostre navi da
guerra?
Potrebbero solo agire con la forza entrando in conflitto con le navi israeliane o
far finta di niente, abbandonando la Flottilla al proprio destino.
Nell'uno o nell'altro caso sarebbe un disastro.
Sarebbe bastato disporre, per le nostre navi e le imbarcazioni battenti bandiera
italiana che hanno sempre ed ovunque il dovere del rispetto della normativa del Paese
cui appartengono, il divieto di avvicinarsi alle coste di Israele e della Palestina sino alle
adiacenze alle acque interne dei due paesi in guerra.
Fatto ciò si sarebbe potuto inviare le navi militari non per creare incidenti
diplomatici ( speriamo solo diplomatici) o disonore per le nostre forze armate, bensì per
ordinare a tutte le imbarcazioni battenti bandiera italiana di rispettare le disposizioni
normative del paese di appartenenza allontanandosi dalle adiacenze alle acque interne
dei paesi in conflitto, invitandole, se possibile, a consegnare i generi di conforto alle
Autorità o agli Enti in grado di farli giungere ai palestinesi.
Si è ancora in tempo per rimediare.
Palermo 25 settembre 2025

 

Scioperi e spese inutili


L'avvocato Pasquale Dante ( Agorà Liberale ) ha dichiarato:
Avevamo ragione ( vedasi comunicato stampa del 25 settembre u.s.) nel ritenere che l'invio di navi
militari al seguito della flottilla avrebbe potuto creare – di seguito al prevedibile abbordaggio -
l'avvio di un serio incidente con Israele oppure una indecorosa fuga, ed infatti, la scelta è stata la
seconda.
Quanto accaduto, giustifica ampiamente la prima censura da muovere al Governo che – non si
capisce per quale ragione – ha deciso di sostenere le spese per l'invio di due navi militari,
lasciandole in azione esattamente sin dove non c'era bisogno.
Andiamo adesso alle censure da muovere all'opposizione.
In questi giorni c'è una mobilitazione senza precedenti per gli scioperi a sostegno del popolo
Palestinese.
Landini sostiene che ogni lavoratore ha rinunciato al corrispettivo di un giorno di salario pur di
poter manifestare.
Il Paese è diviso fra favorevoli e contrari a manifestazioni oceaniche che bloccano attività
produttive sia per gli scioperanti che per il resto della popolazione intrappolata fra traffico
impazzito, ritardi dei servizi ferroviari e sconvolgimento del traffico aereo.
Se vi fosse stato ancora un autentico Liberale presso i due rami del Parlamento, avrebbe suggerito a
Landini ed all'intero schieramento d'opposizione, di evitare lo sciopero e di convincere gli iscritti al
Sindacato oltre che i manifestanti aventi la fortuna d'essere occupati, di far giungere al Cardinale
Pizzaballa l'equivalente in corrispettivo della remunerazione giornaliera, ed avrebbe suggerito
di fare altrettanto anche all'intero schieramento che supporta il Governo Meloni.
Quanto precede spiega perché, senza la rappresentanza parlamentare di forze con adeguate capacità
intellettive, prima ancora che politiche, il nostro Paese è destinato al crescente declino.
Palermo 03 ottobre 2025

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